Barcelona te quiero. Tapas, sol y felicidad.

Lo so, non ho fatto in tempo a mettere in ordine la valigia bolognese che già sono ripartita. Ora un po’ mi fermo altrimenti i nani mi legano. E fanno bene. E gli arretrati lavorativi si accumulano, e non è carino poi corrergli dietro.

Ma a due giorni a Barcellona proprio non potevo resistere. Amo quella città, i colori, il clima, il mare, le tapas, la paella, gli spagnoli, i marciapiedi grandi del centro e le stradine piccole della Città Vecchia. La scusa è stata la partita della Roma contro il Barca (ahi che dolor!!!), in un clima che, a dire il vero, era molto poco sportivo data la presenza dei corpi speciali antiterrorismo tutto intorno al Camp Nou, dopo gli attentati a Parigi di tre settimane fa.

Siamo (io e lui) partiti martedì mattina all’alba e siamo andati subito a lasciare le valigie in albergo a due passi da Plaza Catalunya (arrivando comodamente con l’Airbus dall’aeroporto in 15 minuti), il Catalonia Passeig de Gràcia, sulla Gran Via. Il problema è stato che ci siamo innamorati a prima vista della nostra camera e della gentilezza del personale e così ci siamo goduti un po’ di relax nella nostra terrazza aspettando, come mai abbiamo fatto prima, che si facesse un’ora più consona per andare a passeggio.

Catalonia doccia  Catalonia letto     Catalonia terrazza  Catalonia Bagno

La nostra passeggiata è iniziata in direzione di Plaza Catalunya dove siamo arrivati in pochi minuti. Il tempo era meraviglioso, i colori della città anche. Abbiamo avuto la fortuna di andare in giorni feriali quindi godendoci la città senza troppo casino.

La centralissima Plaza Catalunya è lo snodo di Barcellona. Da lì, si va ovunque.

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Siamo scesi giù per Las Ramblas, forse il luogo più turistico di Barcellona, ma comunque affascinante per il movimento costante delle persone, i negozi di souvenir, le bancarelle piene de “la qualunque” e i colori vivaci che scendono giù verso il mare. Su questa strada, più o meno a metà, si apre La Boqueria, il mercato alimentare di Barcellona, che io, da nota famelica quale sono, amo alla follia.

Las ramblas 2 Las ramblas 3La ramblas Mercato

Dicevamo del mercato… avete presente tutti i colori pastello del mondo? Lì ci sono tutti. Avete presente tutti i cibi divertenti e sfiziosi della Spagna? Lì ci sono tutti. Jamon, caramelle, frutta secca, tapas, frutta, centrifughe, frullati, verdura, uova e chi più ne ha più ne metta. Lui ha fatto non poca fatica a trascinarmi via di lì.

Las ramblas 3 Mercato 1 mercato2 mercato3 mercato4 mercato5 mercato6 mercato7 Mercato8 Tapas3

 

C’è bisogno di dire che tutto quel cibo mi ha messo una fame tremenda? Avevo assolutamente voglia di Tapas e ricordavo un localino nella zona della Ciutat Vella meritevole in tal senso. Poco pretenzioso, pulito, con una grandissima scelta di pane e un po’ di tutto sopra. Il mio problema è che inizio con la prima e non mi fermo più. Il locale si chiama Bilbao Berria.

 

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Decidiamo di tornare alla Ciutat Vella l’indomani e ci dirigiamo verso la Sagrada Familia camminando lungo Passeig de Gracia, dove ammiriamo le vetrine imponenti dei grandi negozi e delle firme del lusso, le strade larghissime, gli alberi che fanno splendidi giochi di luce sui palazzi e le case di Gaudì, vere opere d’arte metropolitane.

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Tagliamo, dopo circa un’ora di passeggiata per Calle de Asturias per una zona molto meno turistica ma affascinante nella quale i grandi negozi lasciano il posto a piccole botteghe caratteristiche ed attività culturali. Lì si trovano le piazzette con i bambini che giocano sugli scivoli, i bar di quartiere, le chiese dei fedeli. Bello.

 

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Decidiamo di prendere un taxi (che a Barcellona costano pochissimo) per fare l’ultimo chilometro perché lui iniziava a minacciare di chiedere la separazione e anche io avevo le gambe a pezzi. E così arriviamo prima alla Sagrada Familia Sagrada familia per vedere a che punto fosse l’interminabile cantiere e godere della bellezza di questa incredibile opera, e poi raggiungiamo amici per pranzo. Loro gestiscono un negozio di orologi di altissimo livello, se siete appassionati o collezionisti andateci! (La Hora).

Bene, dopo l’antipasto di Tapas avevo solo una parola in testa. Paella. Con la complicità degli amici residenti in zona ci facciamo portare in un ristorantino davvero carino, intimo, e con piatti a base di pesce da leccarsi le dita. Poi arriva lei, la Paella di pesce e mi faccio convincere a mangiare il piatto ricavato da quella grattata dal fondo. Che ve lo dico a fà. La sto ancora digerendo ma che spettacolo!!! Se siete in zona Diagonal all’altezza del Corte Inglés andateci che merita. Si chiama Asador del Mar.

 

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CampNouDa qui tante chiacchiere, tanti brindisi, il ritiro dei biglietti per la partita presso lo stadio e poi ancora una piccola passeggiata prima di tornare in albergo. Stanchi? Morti! Ma giocava la Roma. Quindi animo, scarpe di nuovo e fuori verso il Camp Nou. Concedetemi di dire che per chi ama il calcio quello è un luogo di culto. Non solo ci gioca la squadra al momento più forte al mondo. E’ tutto il contorno che è bello. Per me era la seconda volta ed è stata un’emozione grande. Purtroppo la partita è finita con il risultato tennistico che tristemente conosciamo. (Mainagioia…).

La mattina dopo ce la siamo presa con estrema calma e dopo una colazione in albergo che sembrava non mangiassi da un anno (lui mi guardava con sospetto e vergogna ma non lo ammetterà mai!) ci siamo diretti alla Ciutat Vella dove siamo stati inghiottiti dai vicoli, dai colori più discreti delle decorazioni dei palazzi, dalle botteghe d’altri tempi, dai ritmi più lenti, per poi essere rapiti dall’improvvisa comparsa della Cattedrale, davanti alla quale stavano allestendo il mercatino di Natale con statuette del presepe, decorazioni, grotte ecc…

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La Ciutat Vella è delimitata da Plaza Catalunya, Barceloneta, Las Ramblas e Via Laietana. Percorriamo quest’ultima per arrivare al Port Vell (l’antico porto) e al Maremagnum (zona commerciale e ristorativa moderna di Barceloneta). Di 25 novembre sembrava appena autunno. Il sole, la temperatura fresca ma non fredda, il mare calmo, i gabbiani. Il posto ideale per fare una passeggiata in totale relax godendosi panorama, barche e, non poteva mancare, una bella mangiata al sole. E’ stata la nostra ultima tappa prima di dirigerci verso l’aeroporto. Sono stati due giorni come al solito pienissimi ma belli da morire. Auguro a tutti voi di andare presto e godervi questa città dai mille volti e dalle infinite sorprese.

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