Mamma bis.

Giulia è nata ad agosto del 2012. Poche ore prima stavo facendo la spesa al supermercato. Il suo papà in sala parto, durante le contrazioni si è fatto un sonnellino perché lo avevo buttato giù dal letto troppo presto.
Parto facile, indicazioni già chiare, dinamiche conosciute. Lei è nata in pochissimo tempo, è da sempre una bimba decisa. Insomma credevo di sapere tutto sulla nascita e sulla maternità. Sbagliavo di grosso. Quando ti mettono nuovamente quel fagottino sul petto sai che significato ha… ed è un significato grande. Il rapporto è più intimo, più maturo, già da genitore a figlio. Eppure l’amore ricomincia da zero perché ogni figlio è a sé, l’amore non si divide.
Credi di aver dato tutto il cuore già una volta e invece eccolo lì pronto a moltiplicarsi in grandezza per far spazio a lei. Lei che mi guarda con gli occhi azzurri, lei che si affida a me, lei che stringe il mio dito. Lei che da quel momento siamo state io e lei.
Con il passare dei mesi ho compreso quelle amiche che mi dicevano che con le figlie femmine si instaura un rapporto particolare, di scambio continuo. E’ così. Giulia è stata da subito una tosta, decisa, principessa. Guarda il mondo, capisce dove vuole posizionarsi e si prende il suo spazio. Non ha paura lei, ha una risata che fa male per quanto è bella lei. Oggi ha tre anni e guardandola mi rendo conto che il suo arrivo ha cambiato completamente anche me. Sono cresciuta con lei, ho riconosciuto parti di me totalmente inesplorate.
E’ incredibile quanto è diversa da suo fratello. Sono meravigliosi nella loro unicità. E si vogliono un gran bene nonostante Giulia abbia provato da quando è nata a turbare il mondo tranquillo e sereno di Tommi. Con discreto successo peraltro.
Con lei faccio un po’ di tutto, divertendomi a sentirla parlare come una piccola donna. Guardandola mentre tira fuori tutto il suo carisma e le sue particolarità. Si fa chiamare principessa lei. E veste solo di rosa mettendo appena possibile una corona sulla testa.
E’ un osso duro. Durissimo!